Ansia e disturbi gastrointestinali

Ansia e disturbi gastrointestinali

L’apparato gastrointestinale è l’organo bersaglio preferito dell’ansia nella molteplicità delle sue manifestazioni cliniche: colon irritabile, colite spastica, bruciore e gonfiore di stomaco, senso di pienezza, dolori addominali, stitichezza, vomito, difficoltà a deglutire, flatulenza, meteorismo, borborigmi, perdita di peso.

E’ il corpo che si fa portavoce delle nostre ansie, del nostro stress, delle nostre delusioni, preoccupazioni, problemi.

Questi sintomi veicolano un messaggio: una richiesta d’aiuto di un disagio psicologico, un’ansia, un disadattamento che spesso non è riconosciuto e non è considerato.

Da un punto di vista sociale, i sintomi fisici sono accettati più facilmente rispetto al disagio psicologico: è più comprensibile ed accettata una malattia fisica per attirare attenzione su di sé e per esprimere il proprio malessere, un disagio, rispetto che ammettere il proprio disagio psicologico.

Oggi, la somatizzazione dell’esperienza ansiosa è molto frequente e trova la sua giustificazione nei ritmi frenetici della vita moderna perché tutti si sentono “stressati”, ma non certo “folli”.

Molti disturbi emotivi, e in particolare quelli dello spettro ansioso, hanno origine nei conflitti quotidiani, nel rapporto con se stessi, con la famiglia, il partner, i figli, con i colleghi di lavoro, con la società.
Lo stile di vita che si adotta si riflette sulla funzionalità dell’organismo e situazioni di stress condizionano in modo determinate la qualità della vita.

Il ruolo delle emozioni nella genesi di molte patologie gastrointestinali è centrale e la somatizzazione dell’ansia, che spesso tende a cronicizzarsi, rappresenta un motivo di frequente consultazione medica.

Tra tutte le somatizzazioni legate all’ansia, quello del colon irritabile è una delle più frequenti e più frequentemente viene richiesto un intervento di presa in carico psicologico.
Si tratta di un disturbo tendenzialmente cronico ed associato ad uno stato di abnorme attivazione funzionale del colon con conseguente insorgenza di disturbi fastidiosi, invalidanti, che condizionano negativamente la qualità della vita delle persone che ne sono affette.

Inoltre, questa manifestazione sintomatologica può indurre il soggetto all’inibizione sociale: la persona tenderà ad evitare certi contesti e situazioni nel timore di avere una riacutizzazione dei sintomi in concomitanza con impegni lavorativi, sociali, familiari.

Lo stress, se non ben gestito, predispone l’organismo allo sviluppo di patologie organiche, lo rende più vulnerabile, più sensibile ed attaccabile da agenti patogeni esterni.

L’ansia trae spesso le sue ragioni dalle vicende della vita, soprattutto quando non si ha la possibilità di gestire.
La tensione legata allo stress è difficile da gestire e lo stato d’ansia, con le somatizzazioni descritte, tende a persistere in rapporto alla durata dei fattori stressanti che mirano a logorare l’individuo sia nella mente che nel corpo.